martedì 13 ottobre 2009

Videocracy, il potere dell'immagine di Erik Gandini (2009) in Streaming

videocrazyIn una videocrazia la chiave del potere è l'immagine. In Italia soltanto un uomo ha dominato le immagini per più di tre decenni. Prima magnate della TV, poi Presidente, Silvio Berlusconi ha creato un binomio perfetto caratterizzato da politica e intrattenimento televisivo, influenzando come nessun altro il contenuto della tv commerciale in Italia. Un film di Erik Gandini. Sarà presentato alla 66 mostra del cinema di Venezia il 3 settembre per essere nelle sale il 4 settembre.
Ma la mostra lo ha già "emarginato", non ritenuto all'altezza dell'evento, perchè mostra quello che 20 anni e più di tv berlusconiana hanno combinato a questo paese riducendolo una chiavica. Il berlusconismo imperante ormai in tutte le tv generaliste ha modificato l'etica, la cultura, il sentire degli italiani. Pasolini avvisò 40 anni fa dei guasti che viviamo oggi.
Qui viene la grossa responsabilità della sinistra che non ha capito, o non ha voluto capire, i danni che il conflitto di interessi provocava e provoca. Con la Rai completamente omologata a mediaset (invece del contrario!) ed un gran numero di tagliani che si informano solo da questa uscire da questo incubo sarà impresa ardua e ci vorranbno decenni per cancellare i danni, posto che riusciamo prima a levarci dalla palle il kainano.

ps se va in porto quello che berlusconi sta facendo presto per vedere le tv che vediamo oggi avremo bisogno di 3 decoder. ci prepara un 'altra truffa.

Videocracy

1 commento:

  1. La CENSURA Rai ormai ha preso piede.
    La TV di Stato ridotta ad essere SERVA del padrone, che possiede anche TUTTE le altre televisioni, nel migliore possibile ed UNICO conflitto d'interessi che il mondo politico occidentale conosce.
    Dopo Minzolini al Tg1, Mamma Rai ne ha combinata un'altra delle sue.
    A pochi giorni dal Festival di Venezia, infatti, in casa Rai hanno detto NO al trailer di un documentario attesissimo che verrà presentato proprio al Lido, Videocracy,
    Una pellicola sul potere in Italia delle televisioni negli ultimi 30 anni e su colui, che da almeno due decenni, direttamente o indirettamente ne muove i fili, Silvio Berlusconi.
    A produrlo Domenico Procacci, caduto dalle nuvole dinanzi a tale SCANDALOSA decisione.
    Queste le sue parole: Come sempre abbiamo mandato i trailer all’AnicaAgis che gestisce gli spazi che la Rai dedica alla promozione del cinema. La risposta è stata che la Rai non avrebbe mai trasmesso i nostri spot perché secondo loro, parrà surreale, si tratta di un messaggio politico, non di un film. Una delle motivazioni che mi ha colpito di più è quella in cui si dice che lo spot veicola un “inequivocabile messaggio politico di critica al governo” perché proietta alcune scritte con i dati che riguardano il paese alternate ad immagini di Berlusconi, ma quei dati sono statistiche ufficiali, che sò “l’Italia è al 67mo posto nelle pari opportunità. Siamo in uno di quei casi in cui si è più realisti del re. Ci sono stati film assai più duri nei confronti di Berlusconi come “Viva Zapatero” o a “Il caimano”, che però hanno avuto i loro spot sulle reti Rai. E il governo era dello stesso segno di oggi. Penso che se questo film è ritenuto così esplosivo vuol dire che davvero l’Italia è cambiata.

    RispondiElimina