Alla Winthrop University il dormitorio che ospita gli studenti è stato recentemente ricavato da un'ala di un manicomio degli anni Trenta, dove si dice che il dottor Magnus Burkhardt torturasse i pazienti per "curarli". Madison, una giovane matricola, e i suoi nuovi amici di studio non resistono alla curiosità di esplorare i vecchi locali, non ancora restaurati, del manicomio. Ma agghiaccianti avvenimenti iniziano ad accadere…Si sa che un tempo, negli istituti psichiatrici c’erano dottori che non esitavano a ricorrere a mezzi di cura quantomeno impropri per curare le malattie mentali. E questo film, girato dallo stesso regista di “Snakes on a plane” e “Final destination 2”, in parte si aggancia a questi fatti e alla rivolta che portò dei pazienti ad uccidere il loro aguzzino. Vicenda dallo sfondo assai drammatico quindi, che però è stata trattata in maniera abbastanza leggera e fantastica visto anche il pubblico giovanile cui pare diretta. Il film decolla in maniera abbastanza piacevole e credibile ma nella seconda parte, entra su una dimensione piuttosto irreale. Interessante appare il tentativo di far capire che i ragazzi ospiti della Winthrop University, hanno avuto un passato difficile con cui ancora si trovano a fare i conti e che incide sulla loro vita attuale.
In questo strano college, sono ancora ben presenti gli spettri del passato, quelli dei pazienti e quello ben più temibile del dottor Burkhardt. C’è una più che discreta suspense che si permea lungo tutta la durata del film. I caratteri dei protagonisti avrebbero forse meritato di essere maggiormente approfonditi ma nell’insieme questo è un horror dignitoso nonostante un finale abbastanza scontato. Possiamo annoverarlo tra gli horror prodotti negli ultimi anni, le cui trame vedono spesso degli adolescenti come protagonisti e la cui trama spesso ha delle similitudini.
Genere Horror
Asylum
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