A Genova Lorenzo Maggi è un avvocato ambizioso e senza scrupoli. Alla vigilia di un grosso affare con la Russia che gli permetterebbe di fare un salto di carriera, e di guadagni, col suo socio Paolo (G. Battiston), è colto da un improvviso malore e ricoverato in ospedale dove condivide la stanza con Giovanni (N. Davoli), sanguigno camionista romano. La malattia, l'attesa dell'esito della biopsia e l'incontro con Giovanni lo costringono a fare i conti con sé stesso e la sua visione della vita. Sceneggiatura a cinque: Michele Pellegrini, Francesco Cenni, Massimo Gaudioso, il regista e Davoli. Come indica il titolo, è un film al 50 per cento: metà commedia, metà dramma; biopsia socioculturale di una generazione (i trentenni rampanti) schematica più che approfondita; critico ma in modo piacevole; un protagonista (F. Volo) di medietà garantita; leggerezza di tocco che scivola nella superficialità; storia morale che diventa moralistica; opposizione stereotipata tra un “qui” urbano e indifferente (Genova) e un “altrove” provinciale e sereno (Umbria). Soltanto un'interpretazione si sottrae alla regola del giusto mezzo, quella di Davoli.Un film di Eugenio Cappuccio.
Con Fabio Volo, Ninetto Davoli, Giuseppe Battiston, Tresy Taddei, Agostina Belli.
Drammatico,
Italia 2007.
Uno su Due
un grande film. lo consiglio. ti fa pensare, soprattutto oggi, cosa conta nella vita. Nineto Davoli ne avevo sentito solo parlare, ma vedendolo mi ha spinto a rivedere tutti i suoi film...Pasolini...capolavori assoluti.
RispondiEliminaConsiglio a tutti questo film, fa onore al cinema italiano, non deve essere stato facile far passare un tema del genere ne disimpegno generale imperante...grazie agli autori! Volo bravissimo. ciao Carlo