È un Tetsuo in versone fumetto quello che Tsukamoto propone in questo secondo capitolo: l’aura maledetta e respingente del primo film viene smussata (ma non annullata) in funzione di trovate meno estreme ma più ‘colorate’ e ‘stilizzate’. I villain, per look e abilità, sembrano uscire direttamente da un manga, anche lo stesso protagonista – meno patetico e aggrovigliato del precedente – pare un super-robottone da vecchio b-movie giapponese (solo più bruttarello e incasinato). Inoltre abbiamo una trama più articolata (ma non aspettatevi nulla di troppo lineare o comprensibile) e colori accesi ammantano quasi ogni scena, con prevalenza di toni blu e rossi. Insomma, Tsukamoto evita di ripetersi e di fare il maledetto a tutti i costi, reinventando gli ingredienti del primo film attraverso una nuova ricetta. Forse scontenterà gli sfegatati del sovversivo iniziatore, forse avvicinerà alla saga un nuovo pubblico, forse andrebbe visto per quel che è: la maturazione giocosa di un avanguardia. E non poteva essere altrimenti.
Un film di Shinya Tsukamoto.
Con Tomoro Taguchi, Tomoroh Taguchi, Nobu Kanaoka, Shinya Tsukamoto, Renji Ishibashi
Titolo originale Tetsuo 2.
Horror,
Giappone 1991.
Tetsuo II: Body Hammer
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