Cosa rende diverso Complici del silenzio da tutte le altre opere che negli anni recenti hanno descritto i soprusi e le (s)torture della dittatura argentina? Forse niente. Abbiamo già sofferto con i film di Bechis (Garage Olimpo e Figli) o con le sconvolgenti immagini della Notte delle matite spezzate. Sembra però che il cinema argentino e quello italiano abbiano ancora bisogno di fare i conti con il proprio passato drammatico e criminale, di ricostruire a posteriori, di indagare un'assenza, quella di trentamila persone svanite nel nulla. Questo e altri film dimostrano che la profonda ferita aperta alcuni decenni fa e denunciata dalle coraggiose madri di Plaza de Mayo, è lontana dall'essere rimarginata.
Attraverso una storia d'amore e una suspense intensa e persecutoria, Stefano Incerti torna sulle violenze impietose degli aguzzini e sull'invasività ottusa del potere, per denunciare una volta di più una delle pagine più nere del nostro vissuto. Ambientato durante i Mondiali del settantotto, il calcio nel film non viene mai giocato dal vivo ma trasmesso in televisione o commentato alla radio, dimostrando che quella manifestazione sportiva si impegnava a legittimare la dittatura militare di Videla, a recuperare prestigio agli occhi dei paesi esteri, a infondere l'orgoglio nazionale tra la stessa gente che perseguitava, a occupare l'immaginario, a dissimulare i massacri, a insabbiare l'orrore, spegnendo i dissensi dietro una combine combinata con la nazionale peruviana.
Cast:
Alessio Boni Giuseppe Battiston Juan Leyrado Florencia Raggi Jorge Marrale
Genere
Drammatico
Complici del Silenzio
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