venerdì 25 febbraio 2011

popolo sovrano.jpgIl film è ambientato a Roma ed in Romagna tra il novembre 1848 e l'estate 1849. Dopo l'assassinio del primo ministro Pellegrino Rossi, il Papa Pio IX capisce che è tempo di andare in esilio a Gaeta. Qualche mese dopo, proclamata la Repubblica Romana con Mazzini e Carlo Bonaparte per capi, i francesi di Napoleone III, alleato papale, sono scesi in Italia ed hanno posto l'assedio alla città. È in questo periodo che si svolgono le vicende private di vari personaggi: Cristina, moglie del marchesino Eufemio Arquati e fervente sostenitrice della repubblica, è innamorata del garibaldino Giovanni Livraghi, amico del frate barnabita Ugo Bassi, contrario al potere temporale del Papa. Tra i vari popolani, emerge la figura di Angelo Brunetti, detto Ciceruacchio, e del di lui figlio minore. Gli eventi precipitano: grazie alla scarsa coordinazione dei difensori nonostante l'intervento di Garibaldi e dei bersaglieri di Luciano Manara, i francesi hanno presto partita vinta e a Ciceruacchio, Ugo Bassi e Livraghi non resta che fuggire al nord, al seguito di Garibaldi, per tentare di raggiungere l'insorta Venezia. Mentre Eufemio ed il padre pranzano con l'"assassino della Repubblica" generale Oudinot, Cristina fugge per raggiungere l'amato Livraghi, ma invano: il capitano, infatti, caduto in mano austriaca, viene fucilato insieme a Bassi, poco dopo Ciceruacchio, nonostante le "raccomandazioni alla pietà" che la giovane rivolge ad uno zio che giudica i "colpevoli".

Rimasta sola, Cristina viene raggiunta da Eufemio che, in un impeto di gelosia, era partito per ucciderla; ma poi, resosi conto della situazione politica e avendo acquisito una presa di coscienza, decide di arruolarsi nell'esercito piemontese "per fare l'Italia". Dieci anni dopo, il vecchio Marchese Arquati osserva soddisfatto le foto del figlio bersagliere e della nuora, che al seguito di Vittorio Emanuele hanno unificato l'Italia. Roma, però, è ancora governata dal Papa: i suoi diletti torneranno mai, un giorno?In nome del popolo sovrano - Regia di Luigi Magni

Con Nino Manfredi, Serena Grandi, Alberto Sordi, Massimo Wertmüller, Luca Barbareschi, Elena Sofia Ricci, Jacques Perrin, Carlo Croccolo, Gianni Bonagura, Camillo Milli, Gianni Garko, Roberto Herlitzka, Augusto Poderosi, Lorenzo Flaherty, Pietro Genuardi, Gabriele Cirilli, Renato Lupi

Storico, Italia, 1990

 

In nome del popolo sovrano - Regia di Luigi Magni

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